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Avrà luogo sabato 24 ottobre…

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alle 19:00 presso il Theatraki della filodrammatica (ex-dogana) ad Ag.Marina la presentazione del Progetto Mediterranea di Simone Perotti, una «spedizione a vela culturale e scientifica» che si propone di compiere nell’arco di cinque anni il giro del mediterraneo.

L’imbarcazione, un ketch con armo a cutter Mikado 56’ (17 metri), ha fatto scalo nel corso dei primi 18 mesi di navigazione nei principali porti della Grecia e del mar nero, fermandosi a lungo ad Atene ed Istanbul per presentare il Progetto presso gli Istituti Italiani di Cultura delle due capitali.

A latere della ricerca scientifica sull’ambiente e l’inquinamento marino, grande spazio è dedicato all’esplorazione culturale dei popoli visitati attraverso interviste a personaggi rappresentativi dei vari territori toccati.

Completerà la presentazione di Simone Perotti il video “The voices of Mediterranean Sea” di Giuliana Rogano, che riassume scopi e esperienze del viaggio.

 

Seguirà la presentazione del volume “OCEANOVI “ di Miguel R. Larrosa nell’edizione in anteprima fuori commercio riservata all’AIAL della traduzione in italiano (a cura di Mario Bonomi e Massimo Donati).

Dopo l’ intervista «in diretta» all’autore condotta da Simone Perotti, verranno lette alcune pagine tratte da un capitolo del libro a cura di Marina Masoero e Fanì Ioanidou.

Come lascia intuire il sottotitolo “Racconti di un giro del mondo a vela”, un libro atipico nell’ambito della letteratura nautica, dove (come precisa l’autore nel prologo) si parla poco o niente di problematiche di navigazione, di tecnica nautica e/o di avventure di bordo, ma si parla tanto delle storie di personaggi incontrati, di considerazioni ispirate da episodi vissuti a terra o raccolti dalle barche ormeggiate a fianco.

Tutti o quasi, spunti per esprimere opinioni personali su temi generali, non sempre da condividere ma certo sempre stimolanti la riflessione e la discussione, spesso “scomode” e quasi sempre non «politically correct», specie se viste con l’ottica del lettore “terricolo”, e ispirate da una visione più distaccata, tipica del “giramondo”, di chi guarda la terra dalla banchina, con “i piedi ammollo”…

Anche nel caso del volume di Miguel R. Larrosa il mare fa da ponte tra le diverse terre toccate e le diverse culture visitate nel corso del suo giro del mondo durato dieci anni.

Un giro del mondo mai completato (almeno, non ancora…), perché è iniziato in Spagna ma l’OCEANOVI , uno sloop in acciaio di 36 ft (11 metri), si è «arenato» dopo 30.000 miglia a Leros, dove è stato scritto il libro, al pari di altre imbarcazioni a vela.

Un giro del mondo compiuto navigando nel sesto oceano, quello delle relazioni umane, navigando come MEDITERRANEA tra terra e mare…

 

 

 

 

 

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